I diritti dei passeggeri in aereo e come tutelarli

I diritti dei passeggeri in aereo e come tutelarli

11/08/2019 Off Di Marescienza

In quanti possono dire di conoscere i diritti di chi viaggia in aereo? In quanti possono affermare che, all’occorrenza, saprebbero farli valere? Probabilmente in pochi: nasce da qui l’idea di scrivere una breve guida in proposito. Ecco quindi tutte le informazioni utili ai passeggeri di oggi e di domani.

L’overbooking ed il negato imbarco

Due dei probabili avvenimenti che possono in qualche modo ledere i diritti dei viaggiatori sono rappresentati dall’overbooking e dal generico negato imbarco. Nel primo caso siamo dinnanzi ad una pratica commerciale scorretta ma, purtroppo, ad oggi considerata ancora legale. La compagnia aerea in pratica si riserva il diritto di vendere più biglietti di quanti passeggeri potrebbe effettivamente imbarcare. Ciò significa che, almeno in certi casi, i clienti anche se presentatisi al check-in con largo anticipo, potrebbero vedersi negare il diritto di salire a bordo.

In questi casi, per fortuna, la compagnia aerea sarà tenuta a risarcire il malcapitato che, oltretutto, dovrà anche ricevere assistenza in caso di eventuale pernottamento. Il rimborso sarà comunque parziale e calcolato basandosi sulla distanza coperta dal volo perduto. In linea di massima in tali circostanze ci si potrà aspettare un risarcimento oscillante tra le 250 e le 600 euro. In alternativa però l’utente può chiedere la rifusione relativa ad un eventuale danno causato o pretendere di salire su voli alternativi oppure ancora di prenotare una nuova partenza.

Il ritardo

Il ritardo di imbarco può, sebbene magari in misura minore, arrecare comunque dei danni ai passeggeri. Quando l’aereo si è fatto attendere per almeno due ore, sarà la compagnia stessa che per legge dovrà informare i suoi clienti circa la possibilità di ottenere un eventuale risarcimento e di pretendere l’obbligo di assistenza. Quest’ ultimo sarà dovuto se la tratta del volo avrebbe coperto almeno 1500 chilometri di distanza. In tal caso cibi, bevande, telefonate e quant’altro dovranno, ovviamente entro certi limiti, essere garantite al malcapitato di turno.

Quando il ritardo è superiore alle tre ore, il cliente potrà richiedere il risarcimento totale o parziale nonché la prenotazione per un altro volo che, anche se compreso di scalo, verrà offerto dalla compagnia. In caso di necessità di pernotto, l’albergo sarà a carico dell’agenzia aerea che tra l’altro, quando gli incidenti qui descritti capitano su tratte che collegano paesi membri dell’Unione, dovrà risarcire anche l’eventuale mancata coincidenza. Anche in questo caso i rimborsi saranno calcolati sulla base della lunghezza delle tratte ed andranno dai 250 ei 600 euro.

Oltre le cinque ore di ritardo infine la compagnia sarà tenuta a rimborsare in toto il biglietto ed a rimandare indietro il passeggero verso l’aeroporto di partenza nel caso in cui questi avesse peraltro perso una coincidenza.

Il rimborso può essere dimezzato però se la società trova il modo di far partire l’utente entro un lasso di tempo compreso tra le 2 e le 4 ore dal mancato imbarco.

La cancellazione del volo

Nel caso di una cancellazione del volo si potrà richiedere il rimborso, la disponibilità ad accogliere il passeggero sul primo volo utile a raggiungere la meta desiderata o la prenotazione di un volo previsto per una data successiva.  Spettano al passeggero anche l’eventuale assistenza ed il risarcimento danni.

Gli standard di rimborso sono in questo caso gli stessi previsti per l’overbooking.

Circostanze imprevedibili

Capita però che un aereo non decolli o non arrivi per tempo a destinazione per motivi indipendenti dalla volontà della compagnia: crisi politiche, nubifragi, gestione del traffico e quant’altro. In questi casi i rimborsi potrebbero non essere previsti o risultare dimezzati. In ogni caso alla pagina claimflights.it/diritti-del-passeggero dedicata appunto ai diritti del passeggero, potrete approfondire questo argomento nei minimi dettagli e inoltrare la richiesta di rimborso direttamente dal sito, ricevendo quindi l’assistenza di esperti, che in questi casi aumenta le possiblità di ottenere rimborsi rispetto al muoversi da soli.

L’imbarco comunque potrebbe anche essere negato quando il passeggero rischierebbe di mettere in pericolo chiunque viaggi a bordo dello stesso volo, per carenza di documentazione personale o relativa ad un eventuale animale di compagnia, per rischio di contagio di malattie potenzialmente pericolose e per difformità all’atto della prenotazione. In questi casi non si ha diritto ad alcun rimborso.

I bagagli smarriti

Quando la compagnia smarrisce i bagagli dei suoi passeggeri, questi potranno essere risarciti sino ad un massimo di 1220 euro. Otterranno di più invece i clienti che all’atto del check-in avranno dichiarato il trasporto di oggetti di valore. Idem può dirsi per le valigie danneggiate.

Eventuali reclami vanno comunque inoltrati entro una settimana dalla consegna o entro 21 giorni se la stessa è avvenuta in ritardo.