Nome dei venti: origini, direzioni e impatto sul clima italiano
I venti hanno da sempre affascinato e influenzato l’uomo, sia nella vita quotidiana che nella navigazione. In Italia e nel Mediterraneo, i venti non solo determinano le condizioni meteorologiche, ma portano con sé una ricca storia etimologica e culturale.
Direzione del vento
Per comprendere i nomi dei venti, è fondamentale prima capire come si definisce e misura la loro direzione. La direzione del vento è un parametro cruciale nella meteorologia e nella navigazione, e viene espressa in gradi sessagesimali.
La direzione del vento indica il punto cardinale da cui il vento proviene, non verso cui soffia. Ad esempio, un vento che soffia dal punto cardinale sud ha direzione sud, mentre un vento che soffia da nord-est è un vento con direzione nord-est. La direzione del vento può essere espressa in gradi sessagesimali, misurati in senso orario a partire da nord. Nello specifico, si parte da 0° (punto cardinale nord) e si aumenta gradualmente il valore di 11° 15′ per volta, procedendo in senso orario.
Nomi dei venti e direzioni
In base alla direzione, esistono ben 32 venti distinti. Questi venti sono rappresentati nella rosa dei venti a 32 punte, dove ciascuno spicchio prende il nome di quarta.
Tabella delle direzioni e dei venti
Direzione del vento in gradi sessagesimali | Punto cardinale di provenienza | Nome del vento |
---|---|---|
0° | Nord (N) | Tramontana |
11°15′ | Aquilone | |
22°30′ | Nord-Nord-Est (NNE) | Bora |
33°45′ | Bacio | |
45° | Nord-Est (NE) | Grecale |
56°15′ | Volturno | |
67°30′ | Est-Nord-Est (ENE) | Schiavo |
78°45′ | Garigliano | |
90° | Est (E) | Levante |
101°15′ | Goro | |
112°30′ | Est-Sud-Est (ESE) | Solano |
123°45′ | Altano | |
135° | Sud-Est (SE) | Scirocco |
146°15′ | Euro | |
157°30′ | Sud-Sud-Est (SSE) | Africo |
168°45′ | Eolo | |
180° | Sud (S) | Ostro |
191°15′ | Garbino | |
202°30′ | Sud-Sud-Ovest (SSO) | Gauro |
213°45′ | Favonio | |
225° | Sud-Ovest (SO) | Libeccio |
236°15′ | Espero | |
247°30′ | Ovest-Sud-Ovest (OSO) | Etesia |
258°45′ | Gallico | |
270° | Ovest (O) | Ponente |
281°15′ | Cecia | |
292°30′ | Ovest-Nord-Ovest (ONO) | Traversone |
303°45′ | Vespero | |
315° | Nord-Ovest (NO) | Maestrale |
326°15′ | Cauro | |
337°30′ | Nord-Nord-Ovest (NNO) | Zefiro |
348°45′ | Brunale |
Origine etimologica dei nomi dei venti
I nomi dei principali venti che soffiano in Italia e nel Mediterraneo derivano da una varietà di fonti storiche e linguistiche. Ogni vento ha una storia unica che spesso risale ai tempi antichi.
Tramontana
Il nome del vento da nord è quello con l’etimologia più incerta. La teoria più accreditata è che derivi dalla locuzione latina trans montes, che significa “al di là dei monti”. Tuttavia, non è chiaro quali fossero i monti di riferimento: potrebbero essere le Alpi, che sono a nord rispetto all’isola di Malta, oppure i monti dell’Albania, a nord rispetto all’isola di Zante.
Grecale
Chiamato anche vento di nord est, il grecale proviene dalla Grecia, situata a nord-est rispetto all’isola di Zante. Durante l’Antica Roma, la Grecia comprendeva una vasta area che includeva le attuali penisole balcaniche e la Turchia occidentale, rendendola il riferimento per il vento nord-est.
Levante
Il nome del vento da est proviene dal verbo latino levare, inteso come “sorgere”. Questa direzione è comunemente associata al sorgere del Sole, indipendentemente dalla posizione della rosa dei venti assunta come riferimento.
Scirocco
Il nome del vento da sud-est deriva dalla Siria, situata a sud-est rispetto all’isola di Zante. La parola “Scirocco” ha origine dall’arabo suluq.
Ostro
Questo vento da sud discende dal latino auster, che significa “vento di mezzogiorno”. Il termine auster indica anche qualcosa di bruciante, riflettendo la natura calda di questo vento.
Libeccio
Il nome del vento da sud-ovest deriva dalla Libia, situata a sud-ovest rispetto all’isola di Zante. Un’altra possibile origine è il greco líps-libós, che significa “portatore di pioggia”.
Ponente
Il nome del vento da ovest deriva dal participio presente del verbo latino ponere, che nella tarda latinità ha assunto il significato di “tramontare”, riferendosi al tramonto del Sole.
Maestrale
Il nome del vento da nord-ovest deriverebbe da magister, che significa “maestro”. Veniva chiamato così perché era considerato il vento più importante nel Mediterraneo. Un’altra teoria suggerisce che il nome potrebbe riferirsi a Roma, magistra mundi, o a Venezia, la via “maestra” delle Repubbliche Marinare.
Influenza dei venti sul clima italiano
I venti esercitano un’influenza significativa sul clima italiano. Le diverse masse d’aria che essi trasportano contribuiscono a modellare le condizioni meteorologiche e climatiche di varie regioni. Ogni vento porta con sé caratteristiche specifiche, influenzando la temperatura, l’umidità e le precipitazioni.
Il vento di Tramontana, proveniente da nord, porta aria fredda e secca, influenzando in particolare le regioni settentrionali e centrali d’Italia. Questo vento, oltre a causare un abbassamento delle temperature, contribuisce a cieli limpidi e condizioni atmosferiche stabili. Durante l’inverno, la Tramontana può intensificare le ondate di freddo, creando condizioni di gelo e neve nelle aree montane e pianeggianti.
Il Grecale, vento di nord-est, è noto per le sue raffiche fredde e asciutte. Esso incide principalmente sul versante adriatico e sulla pianura padana, portando un notevole abbassamento delle temperature. Le sue correnti possono causare un aumento della percezione del freddo e, in alcuni casi, condizioni di neve nelle zone interne e costiere.
Il vento di Levante, proveniente da est, introduce aria relativamente umida e temperata. Questa corrente è associata a condizioni meteorologiche variabili, spesso caratterizzate da nuvolosità e piogge. Le regioni costiere orientali sperimentano un aumento dell’umidità e una moderazione delle temperature estive grazie a questo vento.
Lo Scirocco, che soffia da sud-est, trasporta aria calda e umida dal Sahara. Questo vento è responsabile delle ondate di calore e dell’innalzamento delle temperature, soprattutto nelle regioni meridionali. Il Scirocco può anche portare sabbia e polvere desertica, riducendo la visibilità e creando un’atmosfera opprimente. Durante la stagione estiva, questo vento può causare condizioni di afa estrema e disagi fisici per la popolazione.
Il vento di Ostro, proveniente da sud, è meno intenso ma trasporta aria calda e umida. Esso influenza principalmente le regioni meridionali, contribuendo a un aumento dell’umidità e a temperature miti. L’Ostro può portare piogge leggere e persistenti, creando un clima umido e soffocante.
Il Libeccio, vento di sud-ovest, è caratterizzato da correnti umide e temperate. Questo vento incide maggiormente sulle regioni tirreniche, portando piogge intense e temporali. Il Libeccio è associato a condizioni meteorologiche instabili e a un aumento dell’umidità relativa, con impatti significativi sulla vegetazione e sull’agricoltura.
Il Ponente, proveniente da ovest, introduce aria fresca e umida dall’oceano Atlantico. Esso influisce soprattutto sulle regioni costiere occidentali, portando piogge e un abbassamento delle temperature. Il Ponente è spesso responsabile delle perturbazioni meteorologiche che attraversano l’Italia, creando condizioni di instabilità atmosferica.
Il Maestrale, vento di nord-ovest, è noto per la sua intensità e per le sue correnti fredde e secche. Questo vento colpisce principalmente la Sardegna e le coste tirreniche, portando un notevole raffreddamento e cieli limpidi. Il Maestrale può anche causare mareggiate e condizioni di vento forte, influenzando la navigazione e le attività marittime.
Giornata mondiale del vento
La Giornata Mondiale del Vento, celebrata il 15 giugno, è un evento mondiale organizzato da WindEurope e GWEC. In Italia, l’Accademia dei Fisiocritici di Siena partecipa a questo evento, promuovendo l’importanza del vento nella produzione di energie rinnovabili. Questa giornata offre l’opportunità di riflettere sull’impatto dei venti e di esplorare le innovazioni nel campo dell’energia eolica.
Conclusione
I venti giocano un ruolo cruciale nella meteorologia e nella climatologia del Mediterraneo e dell’Italia. La loro comprensione non solo ci aiuta a prevedere il tempo, ma ci offre anche uno sguardo sulla storia e la cultura di queste regioni. I nomi dei venti, con le loro origini etimologiche, riflettono la ricca eredità storica e culturale della navigazione e della meteorologia mediterranea. Celebrare i venti attraverso eventi come la Giornata Mondiale del Vento ci ricorda l’importanza di queste forze naturali nella nostra vita quotidiana e nel nostro futuro energetico.